Insufflaggio o Cappotto Termico: quale tecnica scegliere per isolare casa?
Le due principali tecniche di isolamento termico sono l‘insufflaggio o il cappotto termico.
- L’isolamento con la tecnica dell’ Insufflaggio prevede di immettere del materiale isolante all’interno dell’intercapedine attraverso degli appositi fori realizzati nella parete interna o esterna dell’immobile, di equa distanza gli uni dagli altri. Il grande vantaggio dell’insufflaggio è indubbiamente rappresentato dal costo contenuto rispetto ad un isolamento esterno (cappotto), senza però che vi sia un rendimento inferiore.
- La tecnica dell isolamento a cappotto si utilizza per isolare sia la parte interna che esterna dello stabile. Anche detta ‘isolamento a cappotto’, questa tecnica prevede in linea di massima di applicare internamente ed esternamente agli immobili degli strati. Possiamo immaginare questi strati come un vero e proprio cappotto (da qui il nome) che consente all’abitazione quindi di essere isolata. L’isolamento che ne consegue non è solo quello termico, obiettivo principale dell’intervento, ma anche quello acustico.
Il grande vantaggio dell’insufflaggio è indubbiamente rappresentato dal costo contenuto rispetto ad un isolamento esterno (cappotto), senza però che vi sia un rendimento inferiore
Luigi Gasparro – Titolare di Eco Isolamento Termico
L’insufflaggio termico: pro e contro
Vantaggi dell’insufflaggio termico |
Svantaggi dell’insufflaggio termico |
Si distribuisce perfettamente nelle cavità |
È limitato agli immobili che hanno intercapedini |
È eco compatibile perché permette di ridurre le immissioni di Co2 e impiega materiali sostenibili come la lana di vetro e la fibra di cellulosa |
Se non eseguita perfettamente può aumentare o anche creare il fenomeno dei ponti termici |
Riduce la condensa e l’umidità |
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Assorbe i rumori ed è un eccellente isolante acustico |
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È una tecnica veloce e quindi pratica ed economica |
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Si impiega sia in ristrutturazione che in immobili finiti |
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Il cappotto termico: pro e contro
Vantaggi del cappotto termico |
Svantaggi del cappotto termico |
Elimina i ponti termici |
Si può usare solo su abitazioni o unità singole |
È eco compatibile perché riduce le immissioni inquinanti |
Il costo è più elevato per via della tempistica e della superficie da isolare, oltre che per i materiali da usare (come i ponteggi) |
Riduce l’umidità e la condensa |
Non è modificabile causa rischio di creare punti di frattura nel cappotto |
Mantiene costante la temperatura interna |
Riduce il volume delle stanze perché il cappotto si sovrappone alla parete |
Consente di risparmiare sull’uso di impianti di condizionamento dell’aria |
In alcuni punti è di difficile applicazione, come in cucina |
Isolamento termico: bonus e detrazioni
Concludiamo questa guida parlando del cosiddetto ‘Superbonus 110%’.
Si tratta di un importante incentivo inserito nel recente decreto legge ‘Rilancio’, licenziato nel maggio del 2020. La finalità di questo bonus è quella di permettere la riqualificazione degli immobili, agevolando tutti i proprietari e gli inquilini che non avrebbero la possibilità di sostenere le spese. Si può infatti agire sia con sgravio fiscale nelle dichiarazioni dei redditi con rimborsi rateali, sia con la formula ‘costo zero’.
Il Superbonus a sua volta poi prevede due tipologie ‘macro’ di interventi, e cioè quelle:
- energetiche;
- sismiche.
Come si intuisce dal nome, il bonus permette di ottenere (o meglio di riavere) quanto investito più il 10%.
Facendo un esempio pratico quindi, qualora si affronti una spesa di ristrutturazione di 10.000,00€, si potrà avere una detrazione fiscale pari all’intero importo più 1.000,00€ sotto forma di quote per 5 anni.
- È fondamentale in tal senso rivolgersi a una ditta certificata che possa verificare i requisiti e condurre i lavori nel modo consono alla richiesta di sgravio fiscale.
Tra i parametri più stringenti vi sono in primis i lavori ammessi. Si parla infatti di:
- lavori trainanti: tutti quegli interventi finalizzati all’isolamento termico, in strutture plurifamiliari o unifamiliari. Si possono ad esempio sostituire gli impianti termici a patto però che le strutture siano ‘funzionalmente indipendenti e dispongano di uno o più accessi autonomi dall’esterno‘.
- Gli interventi descritti in questa guida rientrano entrambi nel Superbonus, a patto che aumentino l’efficienza dell’immobile di almeno due classi.
Quali sono i documenti che non dovranno mai mancare per la richiesta di accesso al Superbonus?
- l’asseverazione del tecnico certificato che attesti come l’intervento da eseguire rientri tra quelli ammessi;
- una relazione tecnica anche in copia che rispetti il decreto legge 192 del 2005 e in particolare dell’articolo 8 comma 1.
- l’APE, cioè l’attestato di prestazione energetica sull’immobile interessato;
- la documentazione, in tal caso originale, inviata all’ENEA con la firma;
- ogni scheda tecnica utile di materiali e componenti da usare.