Cosa si intende esattamente per materiale ignifugo? Quanti tipi ne esistono e tra i vari tipi, qual è il migliore per le mie necessità?
Quando si deve scegliere un materiale ignifugo molte sono le domande che ci si pongono. Naturalmente, e questo è il motivo per cui è sempre indispensabile rivolgersi a un professionista, le risposte a queste domande ci sono, ma devono essere fornite in maniera chiara. Lo scopo del presente articolo è quindi quello di rispondere nella maniera più esaustiva, e allo stesso tempo semplice possibile, a dubbi e fornire informazioni utili sull’isolante ignifugo come migliore scelta termica. Vediamo quindi, argomento per argomento, tutto sui materiali ignifughi e in particolare sul suo impiego come isolante termico.
Cos’è esattamente un materiale ignifugo?
Intuitivamente ci chiediamo cosa sia un materiale ignifugo, e questo è nella sostanza un materiale che non è infiammabile o la cui combustione può avvenire solo a temperature estremamente elevate e dopo un certo periodo tempo.
Quali sono i materiali ignifughi?
Tra i materiali ignifughi più performanti e usati in edilizia si ricorda la fibra di legno, anche mineralizzato, la fibra di lana e quella di cellulosa, la fibra di vetro ma anche quella di lino e canapa. Ciò che a noi interessa però è questi materiali siano anche isolanti, soprattutto termici. Ebbene, i materiali ignifughi, per via delle loro caratteristiche che vedremo in seguito, non solo sono protetti dalle fiamme, ma risultano essere anche ottimi isolanti, sia per quanto riguarda l’umidità, sia per quanto riguarda il rumore, sia per quanto riguarda infine la temperatura (caldo e freddo). Nello specifico poi, la lana di vetro e la fibra di cellulosa rappresentano al momento i materiali più interessanti e proprio di questi parleremo
Lana di vetro: tutto quello che c’è da sapere
Cos’è la lana di vetro?
La lana di vetro è un prodotto del tutto naturale sempre più usata nell’edilizia in virtù delle sue proprietà isolanti. Infatti risulta essere ignifuga, come detto, ma anche molto leggera e quindi maneggevole, facile da lavorare e molto resistente all’usura nel tempo.
Vediamo nel dettaglio quali sono i punti di forza e le caratteristiche di questo materiale.
- non è igroscopico: significa che non si lega con l’acqua, quindi con l’umidità nell’ambiente, e quindi non solo è impermeabile ma si asciuga anche rapidamente;
- è quindi idrofobico: di conseguenza questo materiale è idrorepellente, anche se si trova esposto;
- è ignifugo: come abbiamo detto non si infiamma, e quindi è indicata rispetto alle norme anti incendio;
- è un isolante acustico: garantisce infatti l’isolamento dal rumore anche grazie alle sue cavità che ammortizzano l’aria che entra, impedendole quindi di sviluppare rumore;
- è eco compatibile: essendo prodotto con l’85% di vetro riciclato, questo materiale si dimostra del tutto eco compatibile;
- è privo di additivi: questo materiale non necessita di aggiunte nella composizione, nemmeno di additivi ignifughi in quanto lo è da sé o di fungicidi in quanto resiste all’umidità;
- è completamento riciclabile: grazie al fatto che può essere impiegato per produrre nuovo materiale isolante, è anche riutilizzabile.
Oltre a queste caratteristiche, la lana di vetro possiede qualità tecniche davvero notevoli.
Una di queste, ad esempio, è quella che si definisce ‘comprimibilità’. Questo termine sta a specificare il fatto che la lana di vetro può essere compressa con un fattore che arriva a 5 di punteggio. Tradotto in termini molto pratici, dal momento che quando il materiale deve lasciare la fabbrica per arrivare al cantiere va imballato, significa che lo si può piegare e comprimere 5 volte quello che si farebbe con altri materiali ignifughi.
Oltre alla comprimibilità, la lana di vetro è anche ‘qualificabile’ dal punto di vista del suo valore ‘U’. Traduciamo anche questo dato in termini pratici: Il coefficiente U, in edilizia, corrisponde al coefficiente totale di trasmissione termica, e serve per valutare quanto sia performante un materiale sotto quel punto di vista.
- Inoltre, non va sottovalutata un’altra caratteristica importante della lana di vetro, che è la sua leggerezza.
Lungi dal dimostrare meno resistenza, la leggerezza è in realtà estremamente importante per un materiale isolante che deve essere maneggiato, flesso, lavorato e montato.
Da un punto di vista chimico e fisico quindi, oltre che meccanico, la lana di vetro facilita molto la logistica di un’azienda, perché può essere trasportata con facilità e allo stesso modo montata.
Inoltre, e questo è un dettaglio che ve tenuto in alta considerazione, la lana di vetro ha una flessibilità e un’elasticità tale da poter essere montata in modo tale da garantire un’adesione ottimale alle strutture.
Questa caratteristica si traduce con la prevenzione del ponte termico. Il ponte termico è un’evenienza che va attentamente scongiurata quando si costruisce una struttura isolante, perché nella pratica favorisce lo sviluppo dell’umidità e quindi delle muffe.
Si tratta di quelle zone in cui vi è una discontinuità costruttiva, data dalla presenza di materiali diversi che hanno caratteristiche termiche diverse.
- Infine, la lana di vetro, pur essendo molto leggera e flessibile, presenta una capacità di carico elevata, e difatti viene impiegata nella realizzazione di tetti e pavimenti. Resistono anche molto alla compressione e al calore, in quanto la temperatura massima di impiego arriva ad almeno 150°C.
Fibra di cellulosa: tutto quello che c'è da sapere
Passiamo adesso la secondo dei materiali ignifughi che per le loro caratteristiche fisiche e meccaniche si rivelano al contempo anche degli ottimi isolanti termici.
Stiamo parlando della fibra di cellulosa, cioè di quel materiale anche questo naturale e quindi eco compatibile che viene usato in edilizia.
Come si ottiene la fibra di cellulosa?
Il procedimento che permette di ottenete la fibra di cellulosa parte dalla carta riciclata, ad esempio i giornali che non sono stati venduti, che viene quindi tagliata e letteralmente sfibrata. Alla fine del processo si ottiene un prodotto intermedio che ricorda in qualche modo il piumino. È questo il momento in cui al prodotto semi lavorato vengono aggiunti sali minerali (del tutto naturali anch’essi) per dare alla fibra di cellulosa finale la caratteristica ignifuga.
Questi sali minerali conferiscono al prodotto anche capacità di resistenza agli insetti e all’umidità, ma anche ai roditori.
Quali sono le caratteristiche più importanti della fibra di cellulosa?
Certamente tra queste possiamo citare:
- la traspirabilità;
- la proprietà di volano igrometrico: in particolare questa sta a significare che la fibra di cellulosa, pur essendo resistente all’umidità, riesce ad assorbire quella presente nell’ambiente che rende quindi più asciutto e in un secondo momento (proprio perché non ne viene impregnata) a rilasciarla quando l’ambiente è diventato troppo asciutto.
Come riconoscere una fibra di cellulosa a norma
Il mercato europeo licenzia ogni anno normative e adeguamenti sui materiali da impiegare in edilizia, stabilendo quindi quale caratteristiche debbano avere e quali standard qualitativi debbano soddisfare. Per riconoscere un fibra di cellulosa performante e a norma si deve cercare il simbolo ‘EOTA’ sulla confezione, ciò che garantisce la certificazione adeguata. Significa che l’isolante riuscirà a mantenere la casa fresca d’estate e calda d’inverno. Questa del resto è l’unica fibra che si deve usare se si vogliono isolare termicamente gli edifici.
Come si deve trattare la fibra di cellulosa?
Una delle domande che più spesso vengono poste è ‘ma la fibra di cellulosa come si tratta?, inteso nel senso della manutenzione. In realtà, da quando la fibra di cellulosa è stata inventata la prima volta in America agli inizi del XIX secolo, molti progressi sono stati fatti. Se prima quindi la fibra di cellulosa non durava più di qualche decennio e richiedeva manutenzione continua, oggi si può affermare che non necessita di alcun trattamento. Il motivo sta proprio nell’aggiunta di quei sali minerali che vengono immessi nel prodotto semi lavorato e che proteggono la fibra praticamente da ogni agente atmosferico ma anche animale o batterico.
Vediamo adesso nello specifico quali sono le caratteristiche tecniche più importanti della fibra di cellulosa e che permettono di riconoscere un buon prodotto di qualità.
In particolare si deve sempre far riferimento a 5 proprietà fondamentali che un prodotto a norma deve avere:
- il coefficiente di traspirabilità, fattore molto importante. Questo valore può attestarsi tra 1 e 2. Il 2 rappresenta il valore massimo possibile, e specifica una fibra di cellulosa molto traspirante. Per fare un esempio pratico, il coefficiente di traspirabilità dell’aria non supera 1;
- il calore specifico: la fibra di cellulosa ha un calore specifico di 2100 J/Kg. Questo valore esprime quanta energia occorre per scaldare una quantità di 1 kg di fibra. Si tratta di un valore molto utile da conoscere, perché più è alto più vuol dire che la casa resta fresca d’estate, in quanto servirà più energia al sole per scaldare il materiale isolante e quindi poi di riflesso l’ambiente interno;
- la conducibilità termica: questo valore si esprime con la lettera greca lambda, ed è per convenzione uguale a 0,037 W/m2K. Con questa formula si indica quanto calore la fibra stessa riesce a trasmettere. In questo caso, al contrario del caso di prima, il valore dovrebbe essere basso cioè la fibra dovrebbe far passare poco calore per mantenere fresco un ambiente;
- il peso: si parla naturalmente del peso del materiale sfuso, che in genere corrisponde a un valore di circa 29 kg al metro cubo. Quindi, facendo dei calcoli ipotetici, se si applicasse questo materiale in un sottotetto, con uno strato di 20 cm si otterrà un peso di circa 6 kg/m2, mentre con uno strato di 40 cm, che tra l’altro è lo strato massimo che si può impiegare, il peso arriverà a 12 kg/m2. Ecco perché questo materiale è molto usato in edilizia, perché il suo peso leggero lo rende maneggevole ma al contempo non influisce sulle sue prestazioni;
- assorbimento dell’acqua: come detto, la fibra di cellulosa è in grado di assorbire acqua ma di non restarne impregnata. Questo dipende dal fatto che in definitiva la fibra di cellulosa si ricava dal legno. Ecco perché si rivela di particolare importanza averne in casa in caso di infiltrazioni. Naturalmente se ciò dovesse accadere si dovrebbe comunque intervenire, e nello specifico si dovrebbe riparare la struttura infiltrata. Questo perché, nonostante la fibra garantisca impermeabilità e mantenimento dell’isolamento, a lungo andare un problema serio come un tubo scoppiato finirà per creare danni alla struttura stessa.
A questo link è possibile visionare una scheda tecnica molto dettagliata.
- Attenzione a questo particolare!
Vogliamo concludere questo articolo specificando un particolare al quale va prestata sempre molto attenzione. Abbiamo infatti detto che la fibra di cellulosa è ricavata dalla carta e nello specifico dai quotidiani non venduti. Abbiamo anche detto che la fibra di cellulosa deve soddisfare criteri e standard di qualità specifici per poter essere immessa con certezza e garanzia sul mercato, e che questi standard sono e anzi devono essere chiaramente indicati. Tuttavia quando si parla di quotidiani si intende solo e soltanto quelli di carta stampata di tiratura nazionale. Se si impiegassero ad esempio giornali stampati su carta patinata si potrebbe in effetti ottenere sempre della fibra, ma in questo caso sarebbe definita ‘corta’. Ciò significa che non sarebbe adatta all’isolamento termico degli immobili.
Come sapere se una ditta ci sta proponendo una fibra di cellulosa inadeguata, cioè corta?
Ad esempio se il prezzo di quanto preventivato per il lavoro è molto basso, questo deve farci sospettare che il materiale che si userà non è di qualità. Ecco perché è importante scegliere una ditta certificata ed esperta che usi solo materiali certificati e garantiti. Ne va della sicurezza e del comfort della vostra abitazione, e su questo non c’è risparmio che tenga. Anche perché una fibra di cellulosa non adatta, finirà per dare problemi.