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Cosa sono i ponti termici: come riconoscerli e quali soluzioni tecniche adottare
Un alto livello di isolamento termico è fondamentale per garantire l’efficienza ed il risparmio energetico degli edifici. Tuttavia, spesso si verifica un particolare fenomeno, detto “ponte termico”, che compromette l’efficacia dell’isolamento e di conseguenza il risparmio energetico.
- I “ponti termici” sono zone dell’edificio dove la temperatura interna e temperatura esterna entrano purtroppo in contatto, generando, a causa del comportamento naturale del calore, un passaggio di calore. I ponti termici possono essere causati da molteplici fattori, come ad esempio interruzioni nell’isolamento, giunzioni tra materiali diversi o strutture portanti che attraversano l’involucro edilizio.
- Per riconoscere i ponti termici, è possibile utilizzare strumenti come la termografia, tecnica di analisi non distruttiva che si basa sull’acquisizione di immagini per mezzo dell’infrarosso, come la valutazione visiva degli elementi costruttivi. Una volta identificati i punti critici, è necessario intervenire con soluzioni tecniche mirate.
Tra le soluzioni tecniche possibili per eliminare i ponti termici vi sono l’utilizzo di materiali isolanti di alta qualità messi in opera ad uno spessore adeguato, l’inserimento di barriere termiche nelle giunzioni tra materiali diversi e l’utilizzo di sistemi costruttivi a basso impatto ambientale.
Inoltre, è possibile ricorrere all’utilizzo del cosiddetto “cappotto termico”, che consiste nell’applicazione di un rivestimento isolante predisposto appositamente per esterno sull’involucro esterno dell’edificio. Questo sistema permette di eliminare i ponti termici e migliorare notevolmente l’efficienza energetica dell’edificio.
È importante sottolineare che l’eliminazione dei ponti termici non solo garantisce il risparmio energetico, ma anche il miglioramento del comfort abitativo e la prevenzione di eventuali danni alle strutture dell’edificio. Inoltre, l’intervento di eliminazione dei ponti termici è spesso incentivato da agevolazioni fiscali e contributi statali.
In conclusione, riconoscere i ponti termici e intervenire con soluzioni tecniche adeguate è fondamentale per garantire il corretto funzionamento degli edifici e il risparmio energetico. Gli investimenti iniziali possono sembrare elevati, ma sono ampiamente ripagati nel tempo grazie alla riduzione dei costi energetici e all’aumento del valore dell’immobile.
Come riconoscere un ponte Termico?
Il ponte termico è un fenomeno che si verifica quando una parte dell’involucro edilizio, come ad esempio un pilastro o una trave in cemento armato, interrompe l’isolamento termico della struttura. In questo modo, l’interruzione dell’isolamento crea chiaramente discontinuità nella superficie isolante, e quindi diminuisce l’isolamento termico e genera dispersione di calore.
Quali ponti termici considera la legge?
Nel 2005, con l’emanazione del Decreto Legislativo n. 192, viene data una definizione normativa del ponte termico, nonostante lo stesso sia un elemento ben conosciuto dagli esperti del settore, che ne conoscono i dannosissimi effetti. Oltre all’intervenuta definizione di ponte termico, ancor più interessante è osservare come all’interno dei decreti sia possibile ritrovare la definizione di ponte termico corretto.
La normativa infatti determina che la presenza di un ponte termico all’interno dell’involucro edilizio è da intendersi corretto e pertanto accettabile, se la trasmittanza termica della parete fittizia, ossia il tratto di parete esterna in corrispondenza del ponte termico, non supera per più del 15% la trasmittanza termica della parete corrente.
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I ponti termici possono presentarsi in tre differenti tipologie:
Ponti Termici di struttura: alcuni elementi, all’interno della struttura edilizia, hanno caratteristiche termiche diverse, e per questo interrompono la continuità dell’isolamento termico della struttura. Un esempio di ponte termico di struttura è la presenza di un pilastro inserito all’interno di una parete perimetrale.
Ponti Termici di forma: sono generati dalla disposizione geometrica di strutture uguali, che determinano una disomogeneità tra la superficie interna e la superficie esterna, dove ovviamente quest’ultima risulta essere maggiore e pertanto determina una potenza complessiva dispersa in aumento. Un esempio di ponte termico di forma è caratterizzato dalle pareti perimetrali angolari o dall’innesto delle pareti divisorie interne sulle pareti esterne
Ponti Termici Ibridi: sono caratterizzati dalla coesistenza delle due situazioni precedenti. Un esempio tipologico è quello caratterizzato dalla presenza di un pilastro posto nell’angolo, e cioè all’incrocio, tra due pareti perimetrali esterne.
Il risultato di un ponte termico è una maggior dispersione di calore verso l’esterno in inverno e uno scambio maggiore di calore con l’esterno durante l’estate. Questo comporta un aumento dei consumi energetici per mantenere la temperatura interna costante, sia d’estate che d’inverno per motivazioni opposte e, di conseguenza, un aumento dei costi per il riscaldamento o il raffreddamento degli ambienti.
Come evitare i ponti termici?
Per evitare i ponti termici, è importante progettare l’involucro edilizio in modo da garantire la continuità termica sulla superficie isolante. Ciò significa che ogni elemento strutturale che attraversa l’isolamento termico deve essere opportunamente isolato o protetto con materiali a bassa conduttività termica.
Inoltre, è possibile utilizzare tecniche di costruzione innovative, come l’utilizzo di ponti termici ridotti o nel migliore dei casi completamente assenti, attraverso l’impiego di materiali isolanti ad alta densità e dotati di elevata capacità isolante.
- In sintesi, i ponti termici rappresentano un problema importante per l’efficienza energetica degli edifici. Per minimizzare il loro impatto è necessario utilizzare materiali isolanti e progettare gli elementi costruttivi con attenzione, in modo da limitare la formazione di zone di discontinuità. Solo così si può garantire un’adeguata efficienza energetica degli edifici, riducendo al contempo i costi di riscaldamento e raffreddamento e contribuendo alla salvaguardia dell’ambiente.
I Giunti termici: cosa sono?
Abbiamo detto che il ponte termico rappresenta un’area di discontinuità all’interno di una struttura edilizia, dove l’isolamento termico viene interrotto o alterato, causando un aumento della dispersione termica e delle perdite energetiche: in alcune zone questa dispersione termica può raggiungere addirittura il 30%!!!
Si comprende bene allora come il verificarsi di questo fenomeno sia da evitare in ogni modo possibile.
Tra le principali cause di ponti termici si possono annoverare i giunti termici, ovvero le zone di transizione tra elementi strutturali diversi, come ad esempio la connessione tra muri esterni e interni, tra pavimento e pareti verticali o tra solaio e muratura.
Le conseguenze principali dell’esistenza dei giunti termici sono:
il raffreddamento delle zone più prossime, con possibilità di formazione di condensa e, quindi, di muffe. Questo avviene nel caso in cui la temperatura superficiale delle strutture scenda al di sotto della temperatura di condensazione del vapore nell’aria.
Riduzione del potere isolante complessivo della parete, di cui si tiene conto introducendo il coefficiente di trasmittanza termica. Questo rende inferiore anche la capacità della casa di rispettare le norme di sviluppo sostenibile.
Per evitare o ridurre al minimo l’impatto dei giunti termici sulla prestazione energetica dell’edificio è necessario porre particolare attenzione alla progettazione e alla realizzazione dei dettagli costruttivi. In particolare, è fondamentale selezionare materiali anche diversi, ma che abbiano un coefficiente di conducibilità termica omogeneo e compatibile tra loro, evitando l’impiego di elementi con caratteristiche troppo diverse che potrebbero generare disomogeneità nella distribuzione del calore.
Inoltre, per limitare la presenza di giunti termici è possibile adottare soluzioni costruttive come l’utilizzo di pannelli prefabbricati o la realizzazione di strutture monolitiche in cui il numero di giunti viene ridotto al minimo. In alternativa, si può ricorrere all’applicazione di materiali isolanti a bassa conducibilità termica sui giunti stessi per limitare lo scambio termico tra le superfici.
Per verificare l’effettiva efficienza della soluzione adottata è possibile effettuare la cosiddetta analisi termica dell’edificio, utilizzando modelli di simulazione informatici, in grado di valutare l’impatto dei ponti termici sui consumi energetici e sul comfort abitativo.
In conclusione, la corretta gestione dei giunti termici rappresenta un elemento fondamentale per garantire la sostenibilità energetica degli edifici e ridurre i costi di gestione. Per questo motivo è importante affidarsi a professionisti esperti in grado di progettare e realizzare soluzioni costruttive efficaci e affidabili, in grado di garantire il massimo comfort abitativo e la massima efficienza energetica.
Ponte termico: come riconoscerlo?
Un ponte termico è un’area in un edificio dove la trasmissione del calore avviene più facilmente rispetto alle aree circostanti. Questo può essere causato da una varietà di fattori, come la presenza di materiali conduttivi del calore o la mancanza di isolamento adeguato.
- Il punto termico è il punto esatto in cui si verifica il ponte termico e dove il flusso di calore si intensifica. È importante identificare questi punti termici durante la costruzione dell’edificio, poiché possono rappresentare una fonte significativa di dispersione di energia e ridurre l’efficienza energetica dell’edificio stesso.
Inoltre, i punti termici possono portare a problemi di umidità e alla formazione di muffa, poiché le aree più fredde possono favorire la condensa dell’acqua. Ciò può causare danni strutturali all’edificio e avere effetti negativi sulla salute degli occupanti.
Per prevenire i ponti termici ed evitare i danni dei giunti termici, è necessario utilizzare materiali isolanti ad alta efficienza energetica e garantirne la corretta messa in opera. Inoltre, è importante prestare attenzione alle giunzioni tra le diverse parti dell’edificio, come i muri esterni e i pavimenti.
L’utilizzo di tecniche di costruzione avanzate, come l’iniezione di materiale isolante nelle cavità murarie o l’utilizzo di finestre a triplo vetro, può aiutare a ridurre al minimo i ponti termici e migliorare l’efficienza energetica dell’edificio.
In conclusione, i ponti termici e i giunti termici possono avere un impatto significativo sull’efficienza energetica e sulla salute degli occupanti di un edificio.
- È importante identificarli e prevenirli durante la fase di costruzione, utilizzando materiali isolanti ad alta efficienza energetica e tecniche di costruzione avanzate.
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